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Diritto del lavoro e forme di manifestazione delle convinzioni religiose
20 Settembre 2019
Alcuni verdetti recenti e discutibili della Corte di giustizia dell'Unione europea hanno
attirato l'attenzione sulla rilevanza dei comportamenti e delle decisioni sulla base
delle convinzioni religiose legate ai rapporti di lavoro.
Ad esempio, è stato discusso se esiste il diritto del dipendente di indossare simboli
inequivocabili indicativi della sua professione religiosa - come il velo per le donne
di alcune fedi islamiche - e se il datore di lavoro ha il potere di prendere decisioni
basate sulle sue convinzioni religiose e, quindi, sulle tendenze culturali
della sua organizzazione.
La giurisprudenza italiana ha discusso l'equità del licenziamento a causa di alcune
dichiarazioni sull'omosessualità fatte da insegnanti che lavorano nelle scuole confessionali.
Le connotazioni della società contemporanea aggravano i conflitti dovuti alla crescente
vicinanza tra persone di culture e tradizioni diverse e accrescono la richiesta di protezione
della libertà individuale nei confronti delle organizzazioni.
Questi sviluppi ci fanno pensare che questo argomento avrà un'importanza crescente in futuro,
coinvolgendo vivide sensibilità e chiedendo un perfezionamento dell'indagine teorica.
Relatori
Em. Prof. Antonio Ojeda Avilès, International University of Andalucia
Prof. Josè Antonio Fernandez Avilès, University of Granada
Prof. Catarina de Oliveira Carvalho, Catholic University of Porto
Prof. Valeria Filì, University of Udine
Prof. Alberto Pizzoferrato, Alma Mater Studiorum – University of Bologna
Prof. Cristophe Vigneau, University Paris 1, Pantheon – Sorbonne
Prof. Bernd Waas, University of Francoforte
Organizzazione
Prof. Maria Giovanna Greco, University of Parma
Prof. Antonello Olivieri,University of Foggia
Prof. Susanna Palladini, University of Parma
Prof. Fabio Pantano, University of Parma
Dr. Ilaria Bresciani, University of Marche
Mr. Martino Matarese, University of Pavia